LA MUSICA E' L'ARTE DI COMBINARE I SILENZI PER DARE SIGNIFICATO AI SUONI
Prof. R. Benenzon
La Musicoterapia
Esistono molte definizioni di Musicoterapia.
Personalmente mi piace definire la musicoterapia come uno strumento per creare o rafforzare relazioni.
Relazioni verso l'esterno (con genitori, amici, ambiente di lavoro o in cui si vive, ed altro ancora)
o con noi stessi, spesso molto più complicate e compromesse di quelle con l'Altro.
Non una terapia nel senso stretto, quasi farmacologico del termine, bensì un aiuto ad accettare, ad ascoltare se stessi e tutto quello che ci circonda.
Un aiuto a Comunicare, sapendo che la possibilità di comunicare (o comunicar-si) è una delle necessità principali di un individuo, qualunque età, pensiero, origine o malessere egli abbia.
Farsi ascoltare e rendersi disponibili ad ascoltare, accettare gli altri.
Il Modello Benenzon
Psichiatra e musicista argentino, il professor Benenzon è una delle massime autorità della musicoterapia nel mondo. A lui si deve il modello di stampo psicoanalitico e psicodinamico che porta il suo nome e che è uno dei cinque modelli di intervento musicoterapico riconosciuti al mondo.
Suo infine è il concetto di ISO, ovvero di Identità Sonora (il vissuto sonoro di ogni individuo che ne caratterizza e costituisce parte dell'identità)
Il Modello si rivolge per lo più a pazienti che presentano difficoltà nella comunicazione e nella relazione, siano esse di natura organica o di natura psicogena.
Le Sedute
Le sedute di musicoterapia possono essere individuali o di gruppo e prevedono una durata di 50 minuti circa.
Il primo incontro conoscitivo è fondamentale per comprendere il mondo sonoro da cui proviene la persona che sceglierà il percorso musicoterapico.Per questo, qualora vi fosse la necessità, può essere richiesto un colloquio anche con genitori, figli o altri parenti ed affini della persona coinvolta.
Il primo incontro è sempre gratuito, per dare la possibilità libera di conoscersi e scegliere il percorso più adatto assieme.